Il mondo antico in 20 stratagemmi by Imma Eramo

Il mondo antico in 20 stratagemmi by Imma Eramo

autore:Imma Eramo [Eramo, Imma]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2023-10-15T00:00:00+00:00


Per saperne di più

Le vicende di Tarquinio il Superbo sono raccontate da Livio, Storie I,46-55 e, con maggiori dettagli, da Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane IV,28-56.

Il noto episodio dei papaveri annovera tutta una serie di riprese e occorrenze: Ovidio, Fasti II,701-710; Valerio Massimo, Detti e fatti memorabili VII,4.2; Plinio, Storia naturale XIX,169; e soprattutto nella letteratura stratagematica: Frontino, Stratagemmi I,1.4; Polieno, Stratagemmi VIII,6. Lo schema narrativo risale all’aneddoto riportato da Erodoto, Storie V,92, che vede protagonisti Periandro, tiranno di Corinto, e Trasibulo di Atene.

La scelta del papavero nella tradizione riguardante i Tarquini non è casuale. Secondo Plinio il Vecchio (XIX,168-169), i Romani conoscevano tre qualità di papavero: il papavero bianco, il cui seme si mangiava tostato, il papavero nero, che produceva una sostanza lattiginosa, e infine il papavero rosso, che fioriva spontaneamente nelle campagne del Lazio e si trovava soprattutto nei campi coltivati, in mezzo all’orzo. Il fiore del papavero rosso cade molto presto, perciò era chiamato dai Romani ‘erratico’. Pertanto non solo il gesto del taglio, ma anche il fiore stesso è importante nell’episodio di Tarquinio, in quanto assume una valenza simbolica, a indicare lo spargimento di sangue che da quell’episodio ne sarebbe derivato; tanto è vero che nella versione dell’episodio riportata da Ovidio, i papaveri sono sostituiti dai gigli, simbolo di purezza (secondo alcuni la sostituzione è giustificata soltanto da motivi metrici). Non dimentichiamo, poi, che questo racconto è alle origini dell’espressione italiana «alti papaveri», per indicare i «pezzi grossi», corrispondente poi all’inglese «tall poppies» e al francese «grosses légumes». Ai cultori di musica ricordo anche la canzone di Nilla Pizzi Papaveri e papere, che si classificò al secondo posto al Festival di Sanremo del 1952 e fu da alcuni letta come una satira politica nei confronti del potente esponente DC Amintore Fanfani, che era piccolo di statura, tanto è vero che l’immagine dei papaveri nel campo di grano, simbolo del PCI, tagliati da un grande paio di forbici, venne usata dai Comitati Civici della Democrazia Cristiana per i manifesti elettorali di quello stesso anno: ci fu anche un’interrogazione parlamentare in merito.

Un commento letterario alle fonti su Tarquinio e le sue gesta è offerto da M. Seita, Una tragedia senza palcoscenico: Tarquinio il Superbo e i suoi familiari secondo Tito Livio, «Bollettino di studi latini», 30, 2000, pp. 485-513. Sulle sorti dell’ager Gabinus dopo la conquista si può consultare G. De Sanctis, Roma prima di Roma. Miti e fondazioni della città eterna, Salerno editrice, Roma 2021, pp. 149-150.

Per la «grande Roma dei Tarquini» si veda G. Pasquali, La grande Roma dei Tarquini, «Nuova Antologia», 16.08.1936, pp. 405-416 (= Terze pagine stravaganti, Sansoni, Firenze 1942 = Pagine Stravaganti, II, Sansoni, Firenze 1968, pp. 5-21); di recente M. Cristofani (a cura di), La Grande Roma dei Tarquini, Roma, Palazzo delle Esposizioni 12 giugno-30 settembre 1990 (catalogo della mostra), «L’Erma» di Bretschneider, Roma 1990; A. Carandini, Res publica. Come Bruto cacciò l’ultimo re di Roma, Rizzoli, Milano 2011.



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